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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Analisi della novella "Cisti fornaio" (Decameron, VI, 2)

Contesto generale  La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve  Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...

Indocina francese

L' Indocina francese, detta anche Unione Indocinese, fu una colonia francese che riuniva il Tonchino, l'Annam, la Cocincina (regioni che costituiscono l'attuale Vietnam), i territori che formano oggi il Laos e la Cambogia, nonch é l'exclave di Kwangchowan ( che significa Concessione della baia di Canton) in Cina. Spesso viene chiamata semplicemente Indocina , creando, cos ì, confusione con la Penisola Indocinese che comprende, invece, tutti i Paesi situati tra l'India e la Cina, ossia Birmania, Siam (divenuto Thailandia nel 1939) ed una parte della Malesia. Riguardo la lingua, i primi missionari cattolici posero le basi per le trascrizioni in alfabeto latino della scrittura vietnamita. Per un lungo periodo, gli intellettuali vietnamiti avevano visto con ostilit à tale cambiamento finch é dovettero rendersi conto che, mentre l'alfabeto in pittogrammi richiedeva anni di apprendimento della lettura e della scrittura, quello latino, invece, si poteva apprender...

Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro, nato a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926, è uno scultore e orafo italiano ed è considerato uno dei più grandi scultori contemporanei italiani. Egli è il fratello del noto scultore Giò Pomodoro. Ha insegnato nei dipartimenti d’arte delle università americane: Stanford University, University of California, Berkeley, Mills College. Dal 1990 dirige il Centro TAM per la formazione dei giovani, istituito in collaborazione con il Comune di Pietrarubbia nel Montefeltro. Le opere che hanno riscosso maggior successo sono le particolari sfere di bronzo, il materiale prediletto dall'artista, che si scompongono, si "rompono" e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca ed alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell'interno. Le sue opere adornano città importanti come Sorrento, Rimini, Pesaro, Roma, Milano, Terni, Torino, Tivoli, Belluno, Copenaghen, Brisba...