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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Dubliners by J.Joyce (riferimento a 'Eveline' e 'The dead')

“Dubliners” is a collection of fifteen short stories written by James Joyce in which the author analyses the failure of self-realisation of inhabitants of Dublin in biographical and in psychological ways. The novel was originally turned down by publishers because they considered it immoral for its portrait of the Irish city. Joyce treats in “Dubliners” the paralysis of will in four stages: childhood, youth, maturity and public life. The paralysis of will is the courage and self-knowledge that leads ordinary men and women to accept the limitations imposed by the social context they live in. In “Dubliners” the style is both realistic - to the degree of perfectly recreating characters and idioms of contemporary Dublin - and symbolic – giving the common object unforeseen depth and a new meaning in order to show a new view of reality. Joyce defines this effect “epiphany” which indicates that moment when a simple fact suddenly explodes with meaning and makes a person realise his / her condi

Indocina francese

L' Indocina francese, detta anche Unione Indocinese, fu una colonia francese che riuniva il Tonchino, l'Annam, la Cocincina (regioni che costituiscono l'attuale Vietnam), i territori che formano oggi il Laos e la Cambogia, nonch é l'exclave di Kwangchowan ( che significa Concessione della baia di Canton) in Cina. Spesso viene chiamata semplicemente Indocina , creando, cos ì, confusione con la Penisola Indocinese che comprende, invece, tutti i Paesi situati tra l'India e la Cina, ossia Birmania, Siam (divenuto Thailandia nel 1939) ed una parte della Malesia. Riguardo la lingua, i primi missionari cattolici posero le basi per le trascrizioni in alfabeto latino della scrittura vietnamita. Per un lungo periodo, gli intellettuali vietnamiti avevano visto con ostilit à tale cambiamento finch é dovettero rendersi conto che, mentre l'alfabeto in pittogrammi richiedeva anni di apprendimento della lettura e della scrittura, quello latino, invece, si poteva apprender

Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro, nato a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926, è uno scultore e orafo italiano ed è considerato uno dei più grandi scultori contemporanei italiani. Egli è il fratello del noto scultore Giò Pomodoro. Ha insegnato nei dipartimenti d’arte delle università americane: Stanford University, University of California, Berkeley, Mills College. Dal 1990 dirige il Centro TAM per la formazione dei giovani, istituito in collaborazione con il Comune di Pietrarubbia nel Montefeltro. Le opere che hanno riscosso maggior successo sono le particolari sfere di bronzo, il materiale prediletto dall'artista, che si scompongono, si "rompono" e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca ed alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell'interno. Le sue opere adornano città importanti come Sorrento, Rimini, Pesaro, Roma, Milano, Terni, Torino, Tivoli, Belluno, Copenaghen, Brisba