Contesto generale La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...
A pochi metri dal traguardo della gara dei 5000 metri, l’atleta di Aruba Jonathan Busby è stramazzato al suolo per il caldo e la fatica. Ad aiutarlo ad arrivare fino in fondo ci ha pensato il guineano Braima Sunclar Dabó, che lo ha rialzato da terra e lo ha sorretto fino al taglio del nastro. Il tutto davanti agli sguardi pieni di commozione del pubblico del Khalifa Stadium di Doha Il concetto di fair play, inteso come gioco praticato lealmente, nasce in Inghilterra nell’Ottocento. Gli aristocratici inglesi, nel tempo libero, organizzavano e partecipavano a competizioni sportive, soprattutto il calcio. In Inghilterra, inizialmente, il calcio era una delle attività di svago a cui era un onore partecipare ma, nel 1871, quando l’ammissione alla coppa del campionato britannico (FA Cup) fu estesa a tutte le squadre, comprese quelle della classe operaia, fu necessaria l’introduzione di un controllo esterno: l’arbitro. Il gioco ebbe grande successo, ma cominciava ad essere visto come una guer...