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Visualizzazione dei post con l'etichetta Filosofia

Analisi della novella "Cisti fornaio" (Decameron, VI, 2)

Contesto generale  La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve  Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...

Giambattista Vico e la storia intesa come "Scienza nuova"

Il XVIII secolo è l’epoca in cui ci si interroga sul significato della storia giacché si ha la possibilità di consultare una documentazione più ricca e meglio approfondita, a partire dagli anni precedenti, e, in particolare, si analizzano le azioni umane nel tempo. Per la prima volta ci si interroga sul rapporto tra spazio geografico e tempo storico, in pratica, l’evoluzione raggiunta dalla storia europea al confronto di ciò che è avvenuto per gli abitanti di altre parti del globo, come le terre scoperte o quelle colonizzate, a partire dal XV secolo. In Italia, Giambattista Vico offre una geniale risposta ai nuovi interrogativi sulla storia. Il suo criterio è basato sul “verum factum”, ossia “il vero coincide con il fatto”. In opposizione al criterio del Razionalismo imperante nel Settecento, il mondo che circonda l’uomo è un’opera imperscrutabile del Creatore. Pertanto solo Dio conosce il senso e il fine dell’esistenza del mondo proprio perché lo ha fatto Lui. Da ciò, Vico sostiene ch...

Adam Smith: le basi teoriche in “La ricchezza delle nazioni” e la logica del conflitto padrone-operai

Il filosofo ed economista scozzese Adam Smith è considerato il fondatore dell’economia politica perché fu il primo alla fine del Settecento a studiare i fattori che determinano l’accrescimento e la diminuzione della ricchezza complessiva di un Paese, immortalandoli nelle pagine di La ricchezza delle nazioni. Egli analizza nell’opera in modo sistematico i processi che riguardano la produzione, la distribuzione ed il consumo delle merci fino allo studio delle leggi che regola questi passaggi. I punti salienti, precisamente le basi teoriche, sottolineati in La ricchezza delle nazioni  sono descritti in breve di seguito. Le basi teoriche Divisione del lavoro Nel primo libro de La ricchezza delle nazioni , Adam Smith analizza le cause che migliorano il “potere produttivo del lavoro” e il modo con il quale la ricchezza prodotta si distribuisce naturalmente fra le classi sociali. La ricchezza di una nazione viene identificata all’insieme dei beni prodotti suddivisi per l’intera popolazio...

Il pensiero di Friedrich W. Nietzsche

  Introduzione Il pensiero di F. Nietzsche è caratterizzato da una critica radicale della civiltà e della filosofia dell’Occidente che si traduce in una distruzione delle certezze del passato. Quest’opera di demolizione polemica del passato mette capo alla delineazione di un nuovo tipo di umanità tratteggiato da Nietzsche nell’immagine dell’ “oltreuomo”. A questa originalità di contenuti si accompagna la ricerca di nuove modalità espressive e di nuove forme di comunicazione filosofica (saggio e trattato, aforisma, poesia e prosa, invettiva polemica, annuncio profetico ricco di simboli, allegorie e parabole) aventi come attributo comune un tono personale e coinvolgente. Il pensiero di Nietzsche è definito programmaticamente asistematico: Programmatico perché il filosofo ha una visione e un pensiero precisi e definiti; Asistematico perché egli, nelle sue opere, non sviluppa in modo lineare un unico argomento ma ne tratta molti. A causa dell’asistematicità del pensiero, il discorso di...

Henri Bergson: il pensiero

Henri Bergson è considerato uno dei maggiori esponenti dello Spiritualismo, una corrente filosofica antipositivista che privilegia come strumento di indagine la coscienza ed insiste sul primato dello spirito (inteso come divenire) rispetto alla materia. Una delle teorie più originali del filosofo francese è la distinzione tra il tempo della scienza e il tempo della vita (durata). Il tempo della scienza è costituito da istanti che si differenziano quantitativamente; esso è: definito in base a momenti distinti l'uno dall'altro: reversibile in quanto un esperimento può essere ripetuto più volte; astratto, esteriore e spazializzato; paragonato dal filosofo con una collana di perle. Il tempo della vita, paragonato ad un gomitolo di lana, è irreversibile poiché è costituito da momenti irripetibili che si compenetrano e si sommano. Esso è qualcosa di concreto e di interiore, e si identifica con la durata. Mentre il tempo della scienza è una costruzione formale di tipo fisico-matematic...

Tema sui cambiamenti e sulla circolazione delle idee nel Settecento

Nell’Europa del Seicento la rivoluzione scientifica consentì un grande sviluppo delle conoscenze umane che nel Settecento determinò, successivamente, la nascita di un movimento di idee: l’Illuminismo. L’illuminismo e la rivoluzione scientifica determinarono, poi, la base del moderno progresso civile, economico e sociale. Questo processo iniziò con il padre del Razionalismo Galileo Galilei, il quale elaborò il metodo scientifico basato sulla verifica sperimentale delle ipotesi fatte dallo scienziato. Galileo rappresenta lo studioso che riconduce i fenomeni naturali a una serie di dati quantificabili, al fine di elaborare le leggi che li regolano. La mentalità razionale nata dalla rivoluzione scientifica ha avuto riflessi importantissimi anche sugli studi relativi al comportamento dell’uomo ed alle sue idee. Questo nuovo aspetto ha condotto l’uomo ad accrescere la sua fiducia nel potere della ragione, elemento che caratterizzerà l’Illuminismo. Questa corrente letteraria si impegnò partic...

Arthur Schopenhauer

Ciao a tutti! Oggi pubblico in questo post un link che fa riferimento ad una presentazione in PowerPoint su uno dei maggiori pensatori del XIX secolo: Arthur Schopenhauer. La presentazione tratta principalmente l'origine e il significato del pessimismo schopenhaueriano, un elemento cardine del pensiero del filosofo tedesco e al quale trarranno ispirazione i filosofi successivi come Sigmund Freud,  Friedrich Nietzsche e, nel nostro panorama culturale, Giacomo Leopardi. https://docs.google.com/presentation/d/1RnlgBSms2g4r5U1j6gZQD2KU98ZzDK4R/edit?usp=sharing&ouid=102237714229045158952&rtpof=true&sd=true

Empirismo inglese

  L'Empirismo inglese nasce all'inizio del Settecento come reazione alle dottrine filosofiche basate sulla ragione e sulla geometria (tematiche riscontrate nei pensieri di Cartesio, Spinoza, Leibniz) e conferisce notevole rilievo ai sensi ed all'esperienza nella formulazione di costrutti teorici. Per gli empiristi, infatti, alla base della conoscenza c'è l'esperienza, sia come metodo per apprendere che come strumento per verificare le conoscenze acquisite. Di conseguenza, vengono rifiutate le teorie innatiste che postulavano nell'uomo l'esistenza di conoscenza pregresse. Pertanto, l'Empirismo, rappresentato nell'antichità dagli epicurei e dagli stoici, nell'età moderna ha come massimi esponenti John Locke, George Berkeley e David Hume . In questa fase si parla di Empirismo scettico perché si contrappone nettamente, nell'ambito della conoscenza, della religione, dell'etica, della politica, al cosiddetto Razionalismo (che trova massima esp...

David Hume

David Hume (Edimburgo 1711 - ivi 1776) è considerato uno dei primi filosofi dell'Empirismo Inglese. Il filosofo scozzese si concentra sulla scienza dell'uomo, la quale è al centro di tutti i saperi, affermando che l'esperienza e l'osservazione costituiscono le uniche basi della scienza. Il pensiero di Hume si sviluppa a partire dall'empirismo di John Locke e di George Berkeley, condividendo anche la critica a tutto il razionalismo metafisico. Il suo pensiero è incentrato sulla questione della conoscenza. Hume critica Cartesio perché, a suo parere, le due sostanze finite res extensa e res cogitans non sono provate scientificamente e non sono definibili se si ha come metro di giudizio della conoscenza l'esperienza. Pertanto, condividendo la critica riguardo all'esistenza di conoscenze pregresse nell'uomo, il filosofo esprime la necessità di dare una nuova definizione al concetto di conoscenza. Per Hume, la conoscenza umana ha origine dai sensi e si fonda s...

Sapere Aude

Risposta alla domanda: Che cos’è l’Illuminismo? Immanuel Kant Nel 1784, nel rispondere alla domanda posta da un mensile berlinese su “ Che cos’è l’Illuminismo? ”, il filosofo tedesco Immanuel Kant espone in “ Risposta alla domanda: Che cos’è l’Illuminismo? ” la sua idea di Illuminismo, inteso come coraggio di servirsi della propria intelligenza e di praticare l’autonomia morale. Per Kant, l’essere umano si trova, fin dalla nascita, in una situazione di “minorità”, dalla quale ha il dovere morale di uscire per evolversi; quindi, attraverso questo  manifesto, il filosofo affida all’Illuminismo il compito di condurre l’individuo a  trovare il coraggio di fare uso del proprio intelletto senza la necessità di doversi  appoggiare alla guida di un tutore. In realtà, il breve saggio kantiano sull’Illuminismo esprime una concezione di autonoma libertà positiva nella misura in cui poggia sull’invito all’emancipazione  dalla guida altrui e alla rivendicazione della libertà di s...

La percezione del mondo e dell'universo durante la pandemia da Coronavirus

Durante la durissima esperienza del lockdown a causa dell'epidemia Covid-19, come è cambiata la tua percezione del mondo e dell'universo? Negli anni ‘70 il matematico Edward Lorenz, uno dei pionieri della teoria del caos, spiegava come in un ecosistema complesso una piccola variazione può produrre grandi cambiamenti con la celebre locuzione “il batter d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas”. All’inizio di quest’anno si è scoperto che il “battito d’ali”, probabilmente di un pipistrello in un mercato della cittadina cinese Wuhan, è il Covid-19, il quale ha prodotto uno sconvolgimento epocale e globale, molto più grave di un semplice “tornado in Texas”. Il virus è entrato prepotentemente negli ingranaggi delle nostre vite, delle istituzioni e dell’economia globale mandandoli in crisi. Inizialmente si pensava che il cambiamento più grande fosse sull’andare o meno al ristorante cinese, poi si è immediatamente compreso che è diventato sull’andare a lavorar...