Contesto generale La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...
L' Indocina
francese, detta anche Unione Indocinese, fu una colonia francese che riuniva il
Tonchino, l'Annam, la Cocincina (regioni che costituiscono l'attuale Vietnam), i
territori che formano oggi il Laos e la Cambogia, nonché
l'exclave di Kwangchowan (che significa Concessione della baia di Canton) in Cina.
Spesso viene chiamata semplicemente Indocina, creando, così, confusione con la Penisola Indocinese che comprende, invece, tutti i Paesi situati tra l'India e la Cina, ossia Birmania, Siam (divenuto Thailandia nel 1939) ed una parte della Malesia.
Spesso viene chiamata semplicemente Indocina, creando, così, confusione con la Penisola Indocinese che comprende, invece, tutti i Paesi situati tra l'India e la Cina, ossia Birmania, Siam (divenuto Thailandia nel 1939) ed una parte della Malesia.
Per un lungo periodo, gli
intellettuali vietnamiti avevano visto con ostilità
tale cambiamento finché dovettero
rendersi conto che, mentre l'alfabeto in pittogrammi richiedeva anni di apprendimento della lettura e della scrittura, quello
latino, invece, si poteva apprendere in pochi mesi.
I primi interventi militari francesi in Vietnam risalgono al 1858 col
pretesto della protezione dei missionari cattolici.
In realtà, la spedizione militare francese nascondeva numerosi interessi economici e miravano, soprattutto, allo sfruttamento
delle risorse naturali come tè,
carbone, caffè, caucciù; questi propositi diedero, così, impulso alla conquista dell'Indocina.
Le armate
francesi presero possesso dei territori della Penisola Indocinese facendone dei
protettorati.
Nel 1887 nacque la nuova colonia chiamata Unione Indocinese.
Nel 1887 nacque la nuova colonia chiamata Unione Indocinese.
La progressiva ingerenza
francese verso il mercato cinese portò inevitabilmente alla guerra franco-cinese che durò da settembre 1881 a giugno 1885.
Successivamente, nel 1940, dopo aver portato a termine l'invasione della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi imposero ai francesi la formazione del governo collaborazionista di Vichy.
Successivamente, nel 1940, dopo aver portato a termine l'invasione della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi imposero ai francesi la formazione del governo collaborazionista di Vichy.
I giapponesi, a loro volta, avevano mire imperialiste ed occuparono il nord dell'Indocina francese, determinando l'interruzione degli aiuti degli Stati Uniti alla Repubblica Cinese.
Alla fine della guerra, i francesi ripresero possesso delle colonie, ma l'emergere della guerriglia e della resistenza impedì ai francesi di mantenere il controllo.
Con la Conferenza di Ginevra del 1954 la
Francia dovette rinunciare ai territori del sud-est asiatico sancendo
l'indipendenza di Cambogia, Laos e Vietnam, il quale fu diviso in Vietnam del
nord, filo-comunista con capitale Hanoi, e Vietnam del Sud, filo-occidentale con
capitale Saigon.
Nell'Indocina francese la popolazione era caratterizzata da diverse etnie, tra le quali spiccano Viet, Khmer, Lao ke.
La presenza francese era minoritaria poiché l'Indocina era solo una colonia di sfruttamento economico.
Per controllare l'economia vietnamita venne istituita nel 1975 la Banca Indocina, un' istituto bancario privato francese che disponeva del monopolio del conio (della
"piastra" indocinese).
Un afflusso di ingenti capitali si ebbe con l'aumento della richiesta di produzione del caucciù
indocinese e lo sfruttamento dell'albero della gomma.
Durante la
colonizzazione dell'Indocina, i francesi fecero molti investimenti, soprattutto
nel caucciù, dando molto lavoro alla manodopera
vietnamita.
Se da una
parte il caucciù divenne il simbolo di quanto fosse
stata redditizia la colonizzazione, dall'altra si evidenziarono, da parte di
giornalisti intervenuti sul posto, le difficoltà
degli operai delle piantagioni negli anni '30.

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