Contesto generale La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...
La stanza rossa o Armonia in rosso è un olio su tela realizzato da H. Matisse, uno dei principali esponenti dei Fauves, nel 1908 ed è conservato nel Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo.
Il pittore nel dipinto raffigura la sala da pranzo di un’abitazione borghese con una tavola imbandita e, al lato sinistro del tavolo, una sedia impagliata davanti ad una finestra (o un quadro?) che fa da cornice al paesaggio esterno caratterizzato da un giardino verde con alberi in fiore ed un’abitazione di colore rosa in lontananza. L’orizzonte è molto alto e separa il poco cielo blu.
La donna raffigurata a destra del dipinto, probabilmente una domestica, sistema della frutta all’interno di un’alzata posta sul tavolo.
Il pittore nel dipinto raffigura la sala da pranzo di un’abitazione borghese con una tavola imbandita e, al lato sinistro del tavolo, una sedia impagliata davanti ad una finestra (o un quadro?) che fa da cornice al paesaggio esterno caratterizzato da un giardino verde con alberi in fiore ed un’abitazione di colore rosa in lontananza. L’orizzonte è molto alto e separa il poco cielo blu.
La donna raffigurata a destra del dipinto, probabilmente una domestica, sistema della frutta all’interno di un’alzata posta sul tavolo.
Lo stile utilizzato per la realizzazione dell’opera rispecchia alcuni canoni del movimento dei Fauves. La mancanza di un centro focale sul quale soffermare lo sguardo, l’assenza di linee di contorno ben definite e dei piani verticali e orizzontali, sono solo alcuni elementi che stanno ad indicare che i Fauves non volevano descrivere la realtà in modo obiettivo; infatti, l’intento era quello di descrivere la realtà in modo soggettivo, dando voce alla sensibilità dell’artista.
I soggetti scelti erano quelli solitamente utilizzati dagli impressionisti e le scene di vita quotidiana, i ritratti, i paesaggi venivano snaturati dal colore inconsueto. Forme e spazio seguivano, quindi, la bizzarria emotiva dell’artista.
Per esempio, ne La stanza rossa il tavolo, che dovrebbe creare un piano orizzontale secondo la prospettiva geometrica, invece, si confonde con il fondo della parete e sembra diventare una carta da parati unica.
Anche la donna che sistema la fruttiera sembra essere una decorazione ritagliata dal fondo.
Le figure, quindi, sono delle sagome colorate che emergono attraverso il contrasto di luminosità.
La profondità è quasi assente e viene suggerita solamente dalla sedia impagliata e dalla cornice del dipinto (o una finestra che dà sul giardino) seppur in modo ingannevole.
Il dipinto presenta larghe campiture di colore, soprattutto dei colori primari rosso, blu e giallo.
Per la realizzazione dell’opera, l’artista ha compiuto un lungo processo di ricerca della perfezione, sottoponendo l’opera a continue variazioni sostanziali, quali la variazione del colore preponderante che, in un primo momento, era rappresentato dal verde, poi dal blu sino alla stesura definitiva che ha configurato l’opera in rosso come uno dei più importanti capolavori di Matisse.
L’utilizzo del colore rosso distribuito uniformemente su tutta la tela annulla quasi del tutto la visione prospettica. Il colore e la riproduzione dei motivi floreali della tovaglia anche sulle pareti della stanza rendono La stanza rossa un "dipinto nel dipinto" in quanto, vista la quasi assenza di profondità, l’ambiente domestico è bidimensionale e sembra essere un affresco.
Il sentimento che domina l’intera scena è certamente quello di tranquillità, che si manifesta soprattutto per il paesaggio e per la postura serena della cameriera intenta a svolgere un’azione quotidiana e del tutto naturale.
La contrapposizione tra i colori vivaci diffusi in tutto il dipinto, e la calma e serenità che il quadro genera nell’osservatore, contribuiscono a fornire spunti di introspezione emotiva che spingono molti artisti contemporanei a realizzare falsi d’autore di Henri Matisse, riuscendo così a fornire una rappresentazione astratta del reale con una chiave interpretativa estremamente soggettiva.
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