Contesto generale La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...
Sera nel corso Karl Johan è un olio su tela realizzato nel 1892 da E. Munch.
Il dipinto del pittore norvegese fa parte della serie di quadri incentrati sulla “paura di vivere” e viene esposta per la prima volta a Berlino nel 1902 con il titolo Strada suscitando numerose critiche.
L'opera rappresenta una passeggiata serale sulla via principale di Cristania, l’attuale Oslo, Karl Johan Street ed è divisa in tre aree di colore: i frontali delle case e del Parlamento, le figure nere in corteo e il cielo blu scuro sullo sfondo.
Sulla sinistra, la folla è caratterizzata da figure vestite di nero con facce bianche cadaveriche che procedono in modo meccanico come automi o zombi inarrestabili verso l’osservatore.
La folla di persone è una sorta di corteo rappresentativo della società borghese, uomini col cilindro e donne con eleganti cappellini, tutti con gli occhi sbarrati e i visi informi e contratti in una fissità inquietante.
I volti delle figure sono ridotti a maschere, elemento sottolineato dall’artista per affermare che le persone raffigurate sono simbolicamente prigioniere di norme e convenzioni sociali imposte da loro stesse.
Contrapposta a questa folla, sulla destra si muove con grande difficoltà una figura solitaria e scura che dà le spalle all’osservatore e, controcorrente, si allontana.
Questa figura incarna simbolicamente l’artista, il quale si sottrae alle convenzioni sociali e non chiede consensi né alla classe dominante né alla massa, in quanto è consapevole della propria superiorità e sensibilità artistica.
Il Palazzo verso cui il viale si prospetta è lo Stortinget, il Parlamento che, in quanto luogo dove vengono emanate le leggi e stabilite le regole sociali, simbolicamente è posto a vigilare con i suoi occhi, definiti dalle finestre che riflettono un'abbagliante luce gialla e bianca, sul rispetto dei valori borghesi.
I temi dominanti in Sera nel corso Karl Johan sono la solitudine incomunicabile dell’uomo e la sua paura di vivere, dietro cui si cela anche un attacco feroce alla borghesia.
Con questo dipinto, Edvard Munch ha creato un potente ritratto di solitudine, di paura e di minaccia proveniente dal mondo esterno con la stessa crudezza con cui ha dipinto L’urlo.
Per Edvard Munch la città incarna gli orrori della vita moderna, la folla senza volto è ostile e fa emergere nell’uomo sentimenti di solitudine e paura.
L'utilizzo di colori opachi e terrosi come giallo acido, blu scuro e viola, malva e grigio trasmettono all'osservatore l'idea di trovarsi in uno stato di sogno in cui tutto è irreale e stranamente alterato.
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