Contesto generale La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...

Questo stile letterario insolito emerge in un periodo storico critico che presenta guerre di religione (Riforma luterana e Controriforma cattolica), innovazioni nel campo tecnico-scientifico e scoperte geografiche.
In Italia il più importante esponente di questa corrente letteraria è Giovan Battista Marino.
Le poesie barocche hanno principalmente un fine ludico, di intrattenimento e non pedagogico e didascalico come i componimenti degli scrittori dei secoli precedenti (es. Dante Alighieri).
Essa è ricercata in quanto è strutturata in una serie di accostamenti di pensieri e situazioni diverse attraverso l’uso di tecnicismi come figure retoriche e figure foniche, al fine di stupire e meravigliare il lettore.
L’intellettuale nel Barocco non può affrontare i temi da lui preferiti, soprattutto di tipo sociale e politico, giacché con la Controriforma e il dominio spagnolo si riducono notevolmente.
L’obbiettivo dei poeti, però, è quello di far recepire al lettore il vero significato dei loro pensieri, privilegiando un linguaggio raffinato, di alto pregio artistico.
La poetica barocca si distingue dal Classicismo perché è essenzialmente sperimentale e si avvale di nuove forme letterarie; inoltre, rifiuta alcuni canoni della tradizione rinascimentale come la regolarità, la misura e l’equilibrio proponendo, invece, la ricerca del meraviglioso, la libera invenzione ed il gusto per il fantastico.
In questo modo, si annulla il pensiero umanistico rinascimentale che si fondava sul riconoscimento della dignità dell’uomo e sull’armonia tra lo stesso e l’Universo.
Le forme pastorali e mitologiche vengono adoperate allo scopo di approfondire il mondo fantastico nell’aspetto dell’inverosimile, alla luce della ricerca di una nuova realtà del mondo.
Le stesse scoperte scientifiche e geografiche alterano la dimensione del mondo e, quindi, l’equilibrio tra uomo e Universo.
Nella letteratura barocca, pertanto, si evidenzia il senso di precarietà e di relativismo delle cose note.
Si dissolvono anche i canoni petrarcheschi della figura femminile come modello di bellezza semidivina e di perfezione fisica e spirituale irraggiungibile.
La poetica barocca, inoltre, enfatizza l’idea del doppio: le cose non si mostrano mai per quello che sono, a dimostrazione della artificiosità della natura umana.
La finzione è il tratto fondamentale di questa corrente letteraria: l’uomo è un insieme di maschere diverse che applica a seconda delle occasioni. La stessa vita, come tutti i sogni, è caratterizzata da illusioni, fugacità del tempo e vanità delle cose.
Nonostante il grande successo ottenuto in quel periodo, la critica moderna ha svalutato la letteratura barocca, accusandola che, dietro a sfarzosi, ampollosi e fastosi estetismi formali e artifici, il contenuto è inesistente, deliberatamente freddo e distaccato.
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