Contesto generale La novella di Cisti il fornaio è la seconda della sesta giornata del Decameron di Boccaccio. In questa giornata, tutte le novelle hanno un tema comune: il modo elegante e intelligente (con arte e garbo) con cui i personaggi riescono a rispondere a situazioni difficili, spesso grazie all’arguzia, alla prontezza di spirito o all’uso sapiente delle parole (i cosiddetti “motti”). La narratrice è Pampinea, una delle sette giovani protagoniste del Decameron, che introduce la novella con una riflessione: a volte la natura e la fortuna premiano persone di umili origini, dotandole di un'anima nobile e virtuosa, proprio come accade a Cisti. Trama in breve Cisti è un fornaio fiorentino, quindi un uomo del popolo, ma di grande eleganza, educazione e intelligenza. Egli possiede un ottimo vino bianco, che desidera offrire a Geri Spina, un nobile fiorentino che ogni giorno passa davanti alla sua bottega insieme agli ambasciatori di papa Bonifacio VIII. Cisti però sa che, ...
Dante e Virgilio entrano nel secondo cerchio infernale. Essi incontrano Minosse, il giudice infernale che ascolta le confessioni delle anime dannate ed indica loro in quale cerchio si devono recare attorcigliando la coda intorno al corpo tante volte quanti sono i cerchi che il dannato deve, poi, discendere. La figura di Minosse come giudice infernale risale al mito greco. Egli, figlio di Zeus e di Europa, fu re di Creta e marito di Pasifae che, accoppiatasi con un toro, partorì il Minotauro, un mostro con la testa taurina e il corpo umano. Quest’ultimo, per volere dello stesso Minosse, fu rinchiuso in un labirinto appositamente costruito da Dedalo. Dopo la morte, Minosse fu nominato da Zeus membro del collegio giudicante dell’Inferno. Egli viene descritto con dovizia di particolari dallo stesso Omero nell' Odissea (XI, 568-571): “ E vidi Minosse, lo splendido figlio di Zeus, con scettro d’oro fare ai morti giustizia, seduto; e intorno al sire si difendevano quell...