Animal Farm , written by George Orwell , is a political fable that tells the story of a group of farm animals who rebel against their cruel human master, hoping to create a society where all animals are equal, free, and happy. Inspired by the dream of the wise old pig Old Major, the animals overthrow the farmer Mr. Jones and take control of the farm, renaming it Animal Farm. At first, the animals work together to build an egalitarian community based on the principles of Animalism, summarized in the Seven Commandments painted on the barn wall. However, over time, the pigs—led by the cunning and power-hungry Napoleon—begin to seize control. They gradually assume privileges, manipulate language and truth, and use fear and propaganda to maintain power. Eventually, they become indistinguishable from the humans they once overthrew. This allegory clearly reflects the events of the Russian Revolution of 1917 and the rise of Stalinism. The animals represent different social and political groups...

Questo lavoro è considerato una critica sociale da parte dell’autore nei confronti di una delle tante forme del consumismo americano dell’epoca: la serialità industriale dei prodotti da supermercato.
Fin dai primi anni Sessanta, Warhol dipinge ossessivamente questi barattoli di zuppa Campbell, in quanto rappresentano l’apice di un’industria alimentare consumistica che produce cibi quasi mai naturali e appetitosi, bensì conservati, disidratati, congelati surgelati.
L’artista, infatti, ha realizzato un’altra serigrafia che presenta lo stesso soggetto, Campbell’s Soup Cans, datata 1962 e conservata nel Museum of Modern Art di New York (MoMa).
Il barattolo presenta una semplice etichetta bicolore rossa e bianca con, al centro, il cerchio contenente il marchio di fabbrica e le scritte “Campbell’s condensed” bianca su fondo rosso, “Tomato” rossa e “Soup” nera e oro bordata di nero su fondo bianco.
L’uso del colore in questa serigrafia è funzionale al prodotto rappresentato. La Minestra in scatola di Campbell’s - I è stampata su di un fondo bianco per metterla in risalto. La confezione rossa, strategico progetto di packaging pubblicitario, è ideale, infatti, per creare un’immagine iconica, raffigurata all’interno di uno spazio ridotto come quello del modulo di base.
In questo modo, un prodotto in scatola di un supermercato rende paradossalmente artistico il quotidiano o, al contrario, smitizza l’arte portandola al livello del consumatore americano media che sta facendo la spesa.
L’oggetto rappresentato diventa, così, un’icona del consumismo americano, affermazione rafforzata ulteriormente dallo spazio bidimensionale, dato dalla sovrapposizione del barattolo con il fondo bianco.
La strategia di ripetere, in modo seriale, un modulo identico, crea un pattern compositivo ed estetico primitivo e molto potente che risulta suggestivo anche per un pubblico contemporaneo. L’opera diventa, quindi, una sorta di decorazione concettuale contemporanea che sfrutta il meccanismo della moltiplicazione dell’immagine dell’oggetto desiderato, effetto visibile nelle pitture rupestri, dove l’animale disegnato viene ripetuto serialmente.
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